Pensiero Teologico

Ex toto corde. Il cuore, integrità dell’uomo, nell’antropologia del card. Spidlik

Ex toto corde 
Il cuore, integrità dell’uomo,
nell’antropologia del card. Spidlik

PROSSIMA PUBBLICAZIONE

Nella teologia del card. Špidlík, nel solco della tradizione dell’Oriente cristiano, il cuore riveste un doppio significato: è sia il centro dell’essere umano, che il punto di incontro tra l’essere umano e Dio; sia la sede dell’autocoscienza, che il luogo della trascendenza di sé, in cui comprendiamo la nostra natura come tempio dello Spirito, dove l’immagine viene a trovarsi faccia a faccia con il suo archetipo. Si tratta quindi di una realtà relazionale: il cuore è allo stesso tempo il luogo dell’estasi dell’uomo che supera la sua ipseità, ma anche il luogo della kenosi di Dio, dove Dio si fa vicino all’uomo. Nel santuario interiore del cuore, troviamo pertanto il fondamento del nostro essere, attraversando la misteriosa frontiera tra il creato e l’Increato. Il cuore è così il simbolo della potenzialità illimitata della creatura umana, e la “teologia del cuore” diventa il luogo di sintesi e di espressione delle verità fondamentali della rivelazione cristiana.


A questo p. Špidlík ha fatto corrispondere un metodo: ha insegnato ed elaborato una teologia il cui fondamento è la vita nello Spirito, il principio gnoseologico l’amore, lo studio un’iniziazione alla memoria spirituale e il dialogo con l’uomo concreto il criterio indispensabile. Una teologia dove i confini tra riflessione, preghiera, conversazione, ascesi, vita comune, sono confini organici, perché sono quelli della persona capace, nello sguardo di fede, di intuire il nucleo nascosto di ogni realtà. Per questo possiamo sentire tutta la giovinezza della sua opera, opera non solo di erudito, ma di chi inizia alla memoria della Chiesa, memoria di un corpo e come tale possibile solo nella comunione dello Spirito, abbattendo le barriere storiche e spaziali.